Descrizione
“Oggi la scienza occidentale ha accumulato una gran conoscenza tecnologica – osserva il Dalai Lama – ma pare ancora molto limitata riguardo alla comprensione della coscienza: e in assenza di tale approfondita conoscenza, persino l’utilità di un’eccellente padronanza della materia può rivelarsi discutibile. Essendo il bene dell’umanità lo scopo principale della conoscenza, ritengo importantissimo equilibrare la conoscenza della coscienza, conseguibile attraverso l’esperienza interiore, e la conoscenza della realtà materiale. Se ci avviciniamo alla ricerca scientifica da un lato soltanto, senza tener conto della coscienza interiore, automaticamente trascureremo l’esperienza del nostro sentire; per esempio, le potenti armi distruttive sono davvero una gran conquista da un punto di vista puramente tecnologico, ma rispetto al bene dell’umanità il loro valore è discutibile. Credo che l’indagine o lo studio della coscienza non vada considerato appannaggio soltanto delle religioni, ma che sia importante per la conoscenza tecnica, per la conoscenza umana. In questo senso, la filosofia orientale, e soprattutto la filosofia buddhista, ha qualcosa da offrire al mondo moderno“.
Questo è l’apporto dell’indagine condotta dal buddhismo su come funziona la nostra mente, indagine che sfocia nell’uso della meditazione quotidiana, che il Dalai Lama espone in questo libro.
Dalai Lama vuol dire oceano di saggezza, e solo il vero illuminato può avvalersi di tale titolo, perché sceglie di reincarnarsi per servire l’umanità intera.
Infatti, il suo oneroso compito di pacifista fu messo in atto sin dal primo momento della sua carica, a soli 15 anni. Egli si trovò a capo del governo tibetano proprio quando la Cina stava per invadere il territorio nazionale e, da subito, dovette ricorrere ai suoi metodi pacifisti per provare a trattare con Mao Zedong e gli altri leader cinesi.
Il suo obiettivo era semplicemente far rispettare il credo religioso dei tibetani senza alcuna costrizione. Purtroppo, però, i suoi tentativi fallirono e fu costretto all’esilio.
Rifugiatosi in India, il Dalai Lama non ha mai smesso di “lottare”, senza mai ricorrere alla forza ma in maniera sempre decisa, per far valere i diritti dei tibetani contro la dittatura cinese.
I suoi insegnamenti, però, sono sempre andati ben oltre i confini di queste nazioni.
Come si evince dai suoi libri e dai suoi messaggi, il Dalai Lama esorta al rispetto per sé stessi, per gli altri, per la terra e per ogni genere di diversità.
Le differenze religiose, politiche e sessuali non devono rappresentare delle barriere, bensì dei punti d’incontro, di crescita e di ulteriore spiritualità.
La natura del mondo dipende dalle azioni degli esseri umani, quindi se le persone fanno cose scellerate, tutto il mondo ne paga le conseguenze.
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