Descrizione
Nutrito dalla tradizione non-dualista dello shivaismo del Kashmir, Éric Baret rimanda gli uditori all’osservazione di come il corpo esprime le emozioni, all’ascolto.
La visione liberatoria che ne deriva, che l’origine delle nostre sofferenze è illusoria, ci porta ad abbandonare le nostre pretese di sapere. Le conversazioni raccolte in questo libro sono un invito a celebrare la vita nell’istante, senza la paura di un futuro immaginario.
La trascrizione di questi incontri conserva la forma spontanea delle domande-risposta.
Eric Baret da giovanissimo, verso la fine degli anni Sessanta, incontra Jean Klein, autentico ricercatore “spirituale, iniziato all’arte dello yoga da maestri del Kashmir e dell’Himalaya. Durante numerosi viaggi in India ha modo di frequentare alcune fra le più alte spiritualità allora viventi, quali Ma Ananda Mayi e Nisargadatta Maharaji. Da allora si consacra allo studio della tradizione tantrica non duale, come espressa nella linea dello yoga del Kashmir, e condivide le sue scoperte nel corso di incontri in Europa, Stati Uniti e Canada.
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